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  • Immagine del redattoreLisa Proietti

Libere emozioni tra arte, turismo e cultura: Cetona, dove non bastano 24 ore per fare un giorno!

Aggiornamento: 30 apr

Sabato 26 Agosto 2023 ho vissuto un viaggio multisensoriale da tempo desiderato, in onore di quell'amicizia gentile, autentica e inaspettata che nasce a volte tra le pieghe della vita lavorativa e per connessioni valoriali sceglie poi di alimentarsi per non perdersi; grazie al mio amico Roberto Cottini, attualmente Sindaco di Cetona, ho potuto conoscere e comprendere unicità che contraddistinguono ed elevano la sua terra rispetto ad alcuni asset di inestimabile valore, soprattutto nell'epoca odierna scandita (a mio avviso, "purtroppo"...) da termini quali 'istantaneità', 'velocità' e 'replicabilità'.


Da Economista del Turismo, appassionata della scoperta e innata funambola, mi viene naturale ascoltare ed entrare in empatia con l'eco, non sempre chiassoso (a mio avviso, "per fortuna"...), di persone, pietre ed alberi incontrati lungo un cammino; è così che ho deciso di "dare parola" a libere emozioni tra arte, turismo e cultura, percorrendo questo borgo medievale della Valdichiana Senese, in una giornata assolata impreziosita ancora da quel connubio colorato e interessante fatto di locali e turisti tra le vie che conducono alla Chiesa di S. Michele Arcangelo risalente al 1155, o tra le bancarelle del mercatino del sabato mattina, o tra i tavolini dei caffè e le panchine in Piazza Giuseppe Garibaldi, realizzata nel XVI secolo, biglietto da visita per il Borgo ed epicentro degli incontri - genuina ispiratrice di queste antiche ed eleganti usanze (per me, tra le componenti essenziali di un Sociale Durevole) anche grazie alla sua forma rettangolare e all'ampiezza importante rispetto all'abitato che l'abbraccia - tra edifici di rilievo come il prezioso minuto della ex Chiesa della Ss. Annunziata, edificata nel 1558, attualmente animata da impronte culturali.


Il primo sito visitato in cui sono rimasta affascinata da tratti eterogenei dell'Intelletto e della Creatività dell'Uomo, in virtù anche della partecipata narrazione di Roberto ricca di storie, aneddoti ed informazioni non scritte, è sicuramente Palazzo Minutelli, realizzato nel XVII secolo e sede del Municipio dal 1873, dalle cui finestre si ammira la "Montagna" di Cetona abitata dall'uomo da oltre 40.000 anni; l'impatto, con un insieme difforme così potente in valore, crea un ricordo indelebile... tra i portali e le cornici in travertino della facciata, tra le sale interne diversamente dipinte dal pittore ottocentesco Antonio Castelletti tra cui l'attuale Gabinetto del Sindaco e la Sala Consiliare connotata da tele a tema mitologico eseguite nel XIX secolo, tra l'Archivio Storico e la Biblioteca Comunale di inaspettata portata e lo Studio Balestrieri uno spazio espositivo riservato al pittore cetonese vincitore, nel 1900, della medaglia d'oro nella sezione italiana all'Esposizione Universale di Parigi con la celebre tela "Beethoven".


Non molto distante dall'ingresso del Municipio, "un'immersione" di rara bellezza (per rimanere in tema con lo scenario presentatomi di Cetona quale isola...) ci ha trasportati in un tempo antecedente all'alba della storia, accompagnata dalla sapiente guida di Michele: il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona che documenta le varie fasi del popolamento umano nel territorio gravitante il Monte Cetona, a partire dal Paleolitico fino alla fine dell'Età del Bronzo.

Strettamente collegato al Museo, a circa 10 minuti di auto dal borgo medievale, è il Parco Archeologico Naturalistico di Belverde, la cui visita prende avvio dal Centro Servizi del Parco un'area attrezzata in cui è possibile ricevere materiale informativo e dotazioni di sicurezza funzionali per vivere al meglio l'escursione nelle grotte; nel Parco, un luogo antecedente all'alba della storia, mi sono persa fin dal primo istante con l'immaginazione accompagnata dal fitto bosco di lecci secolari (che mi ricordava casa...), Roberto e Alessia coinvolgente guida, tra cuscini di felci e tappeti di pungitopo del sottobosco, resti degli abitati all'aperto e cavità che si aprono nel travertino e, in particolare, lungo il cammino per arrivare alla Grotta di San Francesco, così come durante la sua visita evocatrice di mondi, riconoscendo questo Luogo come un'alchimia rara di Natura e Storia.


Dagli innumerevoli sentimenti provati nel bosco tra le cavità preistoriche del Parco, attraverso l'immedesimazione in quotidiani ignoti grazie alle mie appassionate guide, Roberto mi ha condotta a piedi verso un'esperienza legata allo Spirito, a prescindere dal proprio credo dal momento che le antichissime pietre ivi ascoltate e calpestate richiamano rispetto e riflessione profondi di default; siamo quindi arrivati all'Eremo di Santa Maria in Belverde, edificato ai piedi di una maestosa rupe in travertino dove si narra che, in una vicina grotta, si ritrasse in preghiera San Francesco.

Grazie a Samuel e Federico - ospiti della "Comunità Mondo X" che oggi ha sede nel complesso dell'Eremo e della Chiesa ad esso annessa che presenta una struttura composta da tre oratori disposti su due piani decorati con affreschi trecenteschi a carattere unico - abbiamo potuto condividere questi luoghi dell'anima, per loro anche casa.


In piazza, da dove la mattina era tutto cominciato sono, infine, la sera tornata, per ammirare sotto un'altra luce la Torre di Rivellino risalente al XVI secolo, imbattendomi in un matrimonio su vespa..., in un compleanno di famiglia..., nei saluti affezionati agli anziani del luogo seduti sulle panchine da parte di alcuni turisti ormai in partenza che hanno scelto Cetona come loro seconda casa per le vacanze..., nella pittura in diretta in uno storico laboratorio di ceramiche...

Ancora una volta, come mi capita sempre più spesso quando visito borghi o quartieri di città, sono fermamente convinta che sia necessario recuperare nei progetti di sviluppo urbanistico lo strumento della piazza, attualizzandola in chiave SMART, come leva sostenibile in ottica ESG.


A seguire, pubblico alcuni scatti di questo viaggio eclettico che ha toccato tutti i sensi - anche il senso del gusto attraverso ingredienti e preparazioni locali di altissima qualità consigliatimi da advisor locali - nell'attesa di tornare ed esplorare il resto, (mi auguro) sempre con la mia guida Roberto, custode consapevole della sua bellissima terra d'origine; per conoscere di più su Cetona:


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