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Lettera "a cuore aperto"... alla UTIC di Perugia.

Immagine del redattore: Lisa ProiettiLisa Proietti

Aggiornamento: 7 mar

Una giornata come tante: colazione, lavoro, pranzo in famiglia e poi lavoro, cena e dopo cena in famiglia, a casa..., poi, l'abbraccio della buona notte, si spengono le luci e sembra sia finita lì, una giornata come tante, semplicemente normale, ma purtroppo non è così.


Qualcosa cambia, si riaccendono le luci..., il tempo si rarefà, i pensieri e le azioni che avevano accompagnato il sonno e preparato il futuro risveglio perdono ogni significato e la paura diventa LA costante: è in corso un infarto, mio padre ha un infarto.


Da lì, giorno e notte si fondono in un unico attimo, "si vola" insieme a Persone speciali che guidano la nostra nuova navigazione, ogni giorno diversa e inattesa, riscrivono i tempi e le priorità della vita per noi a favore esclusivamente di chi ha bisogno di aiuto e che diventa l'unico pensiero.


Fede (ciascuno secondo i propri Credo) e Tenacia illuminano questa nuova realtà e promuovono un affidarsi cosciente al Personale Tecnico e ai Professionisti Sanitari a bordo dell'ambulanza e ai Medici, agli Infermieri, agli Operatori Socio-Sanitari e al Coordinatore Infermieristico nel Reparto: un eterogeneo e sapiente mosaico di competenze specialistiche e sensibilità non comuni, fondamentali non soltanto per il paziente, ma per l'intera sua famiglia che per un tempo apparentemente infinito "vive" con e attraverso loro.


Si ascolta e si parla esclusivamente con questi Profili per capire... per poi informare e tentare di tranquillizzare se stessi e la propria rete sociale; si rimane, fiduciosi, in attesa di una parola o di uno sguardo per poter respirare...


Un mese di respiro..., il mio, insieme all'equipe del Reparto di Cardiologia dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che si compone, tra l'altro, di una Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) per pazienti con infarto o scompenso cardiaco acuto con monitorizzazione delle principali funzioni vitali, "casa nostra" per 720 ore.


Durante questo recentissimo ricordo esperienziale, con una portata valoriale per me senza eguali, ho ri-letto il significato di alcuni termini focali nel mio lavoro e nella mia vita, afferenti alle ESG (Environmental, Social, Governance), in particolare alla 'S - Social'; a tutti i professionisti a vario titolo, donne e uomini, speciali tasselli dell'UTIC di Perugia, a nome mio, di mio padre e della comunità territoriale che ha condiviso con noi questa Esperienza, dico "GRAZIE!" anche per questo..., oltre che per quella sedia a sdraio offertami in una notte particolarmente difficile, per quella mela in più tanto desiderata dagli occhi di mio padre, per quella delicata e al tempo stesso inequivocabile costruzione del linguaggio per comunicare non con un paziente, ma con un Nome.


Grazie... perché possiamo vantare di avervi e affidarci a voi, al vostro corredo valoriale:

  • "G": "Gentilezza";

  • "R": "Rispetto";

  • "A": "Ascolto";

  • "Z": "Zelo";

  • "I": "Incontro";

  • "E": "Emozione";

questi tratti di rara Sensibilità, insieme alle conoscenze e alle abilità proprie di ciascun ruolo consentono di ridisegnare una vita.


Questa la mia lettera "a cuore aperto" alla UTIC di Perugia, scritta di getto a pochi giorni dalle dimissioni ospedaliere e dall'inizio della Primavera..., che possa essere portatrice di Speranza per tutta la nostra Collettività.


Lisa Proietti

Responsabile dell'Area 'Progettazione, Ambiente e Territorio' dell'UNC - Unione Nazionale Consumatori - Umbria



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