Lisa Proietti
Ispirarsi dalla Natura, Emozionarsi con l'Arte, Incuriosirsi per il Metaverso...
Aggiornamento: 5 set
Nelle estati caldissime del 2022 e 2023, contrassegnate per me dall'osservazione di difformi espressioni artistiche - dal Festival Isola Prossima, passando per il Rome Chamber Music Festival e il percorso narrativo immersivo This is Wonderland, solo per citarne alcune - dalla ricerca di particolari tratti naturali e dall'esplorazione di uno dei contesti più attuali di interesse massivo - il Metaverso - ancora in una fase iniziale per potersi definire compiutamente, ho deciso di "traghettare" nel Virtuale una delle mie idee progettuali in ambito ESG più complesse tra quelle intraprese, già testata in un Reale - 'IRIDE' - mirando così ad una condivisione senza limiti di tempo e spazio.
Il Metaverso mi ha incuriosita e appassionata fin dal primo momento in cui mi fu citato all'Università, nel lontano 1995 - il termine 'Metaverso' appare per la prima volta nel 1992 nel romanzo di fantascienza post-ciberpunk Snow Crash di Neal Stephenson - da allora e in tempi non ancora maturi come oggi in termini di accessibilità alle tecnologie da parte dei più (interessati e non), ho cercato, nei limiti del possibile..., di mantenere viva la sua evocazione e veste immaginifica durante la mia attività ideativo-progettuale.
Da quando, nel 2022, con il mio visore 'Meta Quest 2', ho potuto finalmente perdermi autonomamente tra le pieghe delle odierne esperienze immersive presenti nel Metaverso, ho iniziato a ri-leggere e ri-pensare alcune mie progettualità, ricercando in esse soprattutto i gap o i coni d'ombra reali per un'eventuale loro futura evoluzione virtuale, grazie anche all'intervento dell'Intelligenza Artificiale; ma è tra l'Aprile e il Luglio 2023 che la mia personale riflessione creativa sul concetto di Metaverso è esplosa attraverso una visita phygital (dall'unione di 'fisico' e 'digitale') alla Mostra 'IPOTESI METAVERSO' (Palazzo Cipolla - Via del Corso, 320 - ROMA): "...una serie di esperienze multisensoriali e multimediali create dal genio di artisti contemporanei messi in dialogo con opere "materiali" di artisti storici o tuttora operanti che hanno creato altri mondi, dal Barocco ad oggi, con spazi mentali ed illimitati...".
L'insieme di questi eclettici ricordi ed esperienze, come sono solita fare a fini di contaminazione culturale, li ho estesi e messi a sistema via via con profili di diversa derivazione per competenze, passioni o età - dalla classe 1948 la più senior tra quelle incontrate, alla classe 1995 la più junior - ed è stato significativo per me osservare come soltanto a seguito di una personalissima esperienza immersiva con visore VR anche i più scettici verso tale ecosistema si siano lasciati andare a riflessioni inconsuete o, in alcuni casi, addirittura a rimpianti.
A seguire, condivido alcuni scatti del mio percorso riflessivo tra Reale e Virtuale, fermamente positiva nel credere, o meglio nello sperare, in uno sviluppo di questa "nuova realtà" in cui la Persona, la Natura e la Tecnologia possano trovare un rapporto di equilibrio: