Avere cura, Accogliere e Trasmettere: i valori degli abitanti nei piccoli borghi cerniera tra Umbria e Lazio; intarsi a volte "fieramente invisibili", preziosi che si rivelano in ecosistemi "selettivi" attendono silenti il passare di ricorrenze e viaggiatori per "vestirsi" e dedicare tempo con le proprie storie oggettuali a gentili curiosi, racconti semplici, ma intrisi di echi tradizionali che, come i grandi classici, parlano ad ogni epoca.
Quando questi rituali riescono a coinvolgere, ad ammaliare come sirene, anche i non autoctoni - finanche a far cambiare loro città , abitudini, vita - una Comunità può considerarsi sulla buona strada per trasmettere il proprio DNA, le sue orme "comuni", inestimabile motore della Piccola Storia.
Gli ospiti di questi luoghi possono concorrere all'ambito obiettivo se, e solo se, nel percorrerli tengono a mente, a mio avviso, semplici 'regole di casa', ossia se osservano e non guardano, se ascoltano e non sentono, se adattano il proprio tempo al Tempo dell'accoglienza e del racconto terzi a loro riservato in quell'istante da una Persona che li attendeva...; al contempo, una comunicazione si esplica in uno scambio, i due attori in campo - emittente e ricevente - non comunicano se non si esprimono l'un l'altro e solo quando ciò avviene può dirsi avviato il varo di una Collettività .
A seguire, condivido alcuni scatti di una di queste mie recenti esperienze - tra scorci e ombre oniriche di Ornaro, Rocca Sinibalda e Colle di Tora, in provincia di Rieti - un percorso, vissuto in compagnia di amorevoli guide tra la fine di Dicembre 2024 e l'inizio di Gennaio 2025, da me disegnato sul tema del Presepe, tra i tratti identitari connotanti numerosi territori, minuti e solitari, che costellano il nostro Paese, con un innato potenziale di preservazione e sviluppo responsabili ancora inesploso, coinvolgendo in loco siti e persone sensibili, eredità e Bauli della Memoria emozionali, architetture e maestranze coraggiose alle quali non possiamo che dire... GRAZIE!:
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