Alle volte accade che nei luoghi meno noti, ma pregni di carattere, come in una ex centrale elettrica diventata museo, si attivino pensieri profondi o si trovino risposte inaspettate; questo è ciò che è avvenuto il 21 Gennaio 2024, quando mi sono "persa" emozionalmente tra Identità, Memoria e Circolarità, durante la mia visita alle sale dell'ex centrale elettrica di Roma, la 'Centrale Montemartini' in zona Ostiense, datata 1912, il primo impianto pubblico produttore di energia elettrica attivo fino al 1963 e che dal 1997, in seguito alla ristrutturazione di alcuni ambienti dei Musei Capitolini, ha accolto alcune sculture esposte tra i macchinari dell'ex-impianto, successivamente, diventato museo permanente.
Come sono solita fare in contesti sensoriali così impattanti nel loro insieme di contrasto, nel fotografare un attimo ricerco le ombre e, da sola o in compagnia, immagino un'esperienza ludica in parallelo all'esperienza culturale in atto; in questo gioco, il tempo scorre, cambiano i colori negli ambienti espositivi e conseguentemente le "espressioni" delle opere ivi ospitate, mi trovo così ad osservare un diverso scenario reale.
Quando mi trovo a vivere questa particolare formazione esperienziale in contesti così di impronta che, insieme, custodiscono componenti della Grande Storia dell'Uomo e connotazioni di Territori, soprattutto se condivisa con profili diversi, non si può non attivare, per parallelismi "funamboleschi", il proprio potenziale riflessivo attraverso l'arte, per sviluppare il corredo educativo personale.
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